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Il salto ostacoli è la specialità principe dell’equitazione. Nel nostro Paese è la più diffusa e praticata e quella che vanta le maggiori tradizioni, basta ricordare i trionfi Olimpici di Raimondo e Piero D’Inzeo e Graziano Mancinelli e la conquista della medaglia d’argento agli Europei 2009 di Windsor. I concorrenti debbono affrontare, all’interno di un campo di gara circoscritto (in erba o in sabbia, all’aperto o “indoor”) un percorso composto da ostacoli mobili costruiti in legno e composti da vari elementi come barriere, tavole, cancelli e balaustre od ostacoli d’acqua come la riviera (in pratica un laghetto). Gli ostacoli possono essere di vario tipo, definiti dritti se con uno sviluppo solo verticale, larghi o triplici se presentano anche una profondità, e devono essere superati senza essere abbattuti mentre il livello di difficoltà delle gare dipende dall’entità degli ostacoli e dai diversi tipi di categorie. Ogni abbattimento o errore da parte del concorrente viene penalizzato, così come l’eventuale rifiuto di fronte a un ostacolo o la caduta di cavallo e/o cavaliere. Il cavallo da salto ostacoli deve essere potente e maneggevole, oltre che preciso, veloce e completamente rispondente alle azioni del cavaliere.
L’Endurance certamente si colloca tra le discipline equestri più dure ed avvincenti, non soltanto in riferimento al cavallo, ma anche al cavaliere, che con esso forma un binomio imprescindibile. Questa disciplina, che a prima vista può apparire simile al trekking, in realtà si discosta molto da quello che è il semplice e classico utilizzo del cavallo in campagna. Velocità e spirito agonistico sono forse le due peculiarità che fanno delle due discipline entità profondamente diverse, pur mantenendo entrambe un fascino straordinario. Le competizioni si svolgono su percorsi che variano dai 26 ai 30 chilometri circa e, a seconda della categoria cui si è iscritti, verrà ripetuto una, due, tre, quattro o addirittura cinque volte. I percorsi interessano campagne, colline, montagne, stradine interpoderali, a volte anche centri urbani ed attraversamenti stradali asfaltati, ovviamente sempre controllati da forze dell’ordine e volontari. Peculiarità di questo sport sono i controlli meticolosi che équipe veterinarie svolgono con la massima rigidità. Ogni cavallo viene accuratamente visitato prima, durante e dopo la gara in veri e propri cancelli veterinari. In queste competizioni vince il binomio che impiega meno tempo a concludere il percorso, salvaguardando sempre e comunque l’integrità del cavallo.
Il Concorso Completo di Equitazione è una gara con classifica combinata articolata su tre prove. Il primo test è quello di addestramento e i binomi sono chiamati ad eseguire una serie di esercizi alle tre andature. Lo scopo della prova ed i criteri di valutazione sono i medesimi delle gare di dressage anche se il punteggio viene espresso in punti negativi. Il secondo test è l’impegnativo cross country che si svolge lungo un tracciato su terreno vario disseminato da una serie di ostacoli naturali e fissi come laghetti, macerie, tronchi abbattuti, cataste di legna, fossi, staccionate, banchine ed altri, da affrontare entro un tempo prestabilito. La velocità, la resistenza e il coraggio dei binomi vengono esaltati da questa prova altamente spettacolare che prevede penalità agli ostacoli e per i fuori tempo. Il terzo ed ultimo test è quello di salto ostacoli. Questa prova è normalmente programmata nella terza giornata di gara e si rivela spesso determinante per la classifica finale che scaturisce dalla somma dei punti negativi acquisiti dai binomi nelle tre prove. L’Italia ha una grande tradizione nel Completo: ricordiamo le due medaglie d’oro (individuale e a squadre) di Mauro Checcoli alle Olimpiadi di Tokyo del 1964 e la medaglia d’oro individuale e argento a squadre di Euro Federico Roman alle Olimpiadi di Mosca del 1980. Il più recente successo degli azzurri è l’argento a squadre agli Europei di Fontainebleau del 2009.
Il Dipartimento Riabilitazione Equestre gestisce tutta l’attività di formazione e di ricerca scientifica e metodologica nel comparto riabilitativo e ludico-sportivo. Il lavoro riabilitativo con il cavallo permette di raggiungere ottimi livelli di integrazione sociale, favorendo il contatto tra le persone disabili e un mondo, quello equestre, particolarmente stimolante dal punto di vista dei vissuti emotivi e relazionali. Attraverso le attività di Ippoterapia, Volteggio, Equitazione pre-sportiva e Attacchi si offre ai soggetti con disabilità fisiche o psichiche la possibilità di partecipare a programmi appositamente strutturati, che hanno come fine ultimo, tramite la pratica di attività integrate con il cavallo, il raggiungimento di un obiettivo clinico di miglioramento e l’acquisizione di abilità e competenze specifiche nel settore equestre, con ricadute positive in tutti gli ambiti del quotidiano. Particolare importanza viene riservata al settore della formazione, con la programmazione annuale di corsi specifici per gli operatori del settore, che provengano dal mondo equestre o dall’area socio-sanitaria-educativa-motoria. Scopo dei corsi è preparare ad un approccio con la Riabilitazione Equestre improntato ad una metodologia scientificamente valida, per far sì che sempre più si operi con competenze altamente professionali e qualificate. Il Dipartimento organizza anche congressi, convegni e seminari di aggiornamento e ricerche scientifiche mirate nel settore.
L’attività Pony è uno dei cardini dell’equitazione giovanile. I ragazzi dai 4 ai 16 anni possono frequentare corsi di equitazione con i pony (cavalli di dimensioni ridotte: il limite d’altezza massimo al garrese, come da regolamento della Federazione equestre internazionale è di 148 centimetri senza ferri e 149 centimetri con i ferri) e che sono strutturati essenzialmente sotto forma di gioco. Ogni lezione dura in media attorno ai 40 minuti e prevede una parte di interazione con l’animale, una parte di governo del pony e una parte pratica, nella quale i giovani cavalieri montano il pony in modo proporzionato alla propria età e alle proprie capacità. Oltre alle discipline degli sport equestri (salto ostacoli, dressage, completo, attacchi, endurance), che vedono normalmente impiegati i cavalli, esistono alcune prove specifiche riservate ai pony, come il Carosello che si svolge in costume e con accompagnamento musicale e i Pony Games, una serie di prove di destrezza e di abilità a cavallo. Inserita nell’attività ufficiale della FISE, questa competizione è diventata un’occasione insostituibile per avvicinare, giocando, i bambini e i giovanissimi al mondo equestre. Sempre ludica è l’attività con i pony nelle discipline del trotto e del galoppo.
La Monta da lavoro nasce come riproposizione, sotto le vesti di sport equestre, della pratica e della cultura del lavoro a cavallo; un lavoro che ha forgiato nel tempo tradizioni diverse, ciascuna figlia del proprio territorio: abbiamo così la monta americana, maremmana, portoghese, sarda, della Camargue ecc.. Oggi che il lavoro a cavallo è stato soppiantato dalla meccanizzazione, è questa divertente disciplina a riproporne i temi e i contenuti. Caratteristica tra le più interessanti della Monta da lavoro è la competizione tra binomi con cavalli diversi per caratteristiche, bardature, abbigliamento. Tutti impegnati in una prova che esalta l’addestramento del cavallo e la tecnica equestre del cavaliere. Le competizioni possono essere individuali o a squadre; i binomi devono affrontare una figura di rettangolo, un ostacolo rustico, uno slalom tra i bidoni, un ponte di campagna o anche una mandria di bovini. In pratica, una disciplina di completo, il cui risultato finale è dato dalla somma di quattro prove in altrettante specialità. Due le specialità di precisione: il punteggio è assegnato con i voti espressi da una giuria su una serie di movimenti di lavoro in piano (prova di Addestramento) e su difficoltà in campagna (prova di Attitudine). Gimkana e Sbancamento sono invece prove di velocità, il cui esito è legato al tempo di esecuzione e da eventuali penalità. Nella Gimkana si affronta un percorso costituito da difficoltà simili a quelle della prova di Attitudine; nello Sbancamento, è riproposto il tipico lavoro a cavallo con il bestiame: il binomio deve separare un vitello dalla mandria, coi soli movimenti del cavallo, nel minor tempo possibile.

L'Horse-ball è una disciplina di squadra che unisce le caratteristiche del gioco con la palla all'equitazione. Una disciplina rapida e spettacolare in cui due squadre, composte da un numero massimo di 6 cavalieri, si affrontano in un campo rettangolare le cui dimensioni possono variare da 60 a 75 metri di lunghezza e da 20 a 30 metri di larghezza. I giocatori delle due squadre devono cercare di impossessarsi della palla, provvista di sei maniglie di cuoio, senza mettere piede a terra e facendo un numero minimo di tre passaggi tra giocatori diversi prima di cercare di andare a canestro.

Il Dipartimento Equitazione Paralimpica rappresenta un valido punto di riferimento per i cavalieri disabili nel campo degli sport equestri. E’ nato da poco tempo (2009), in seguito al passaggio delle competenze relative all’attività agonistica di atleti con disabilità fisiche – non vedenti e ipovedenti – dal Comitato italiano paralimpico alla FISE. L’attività agonistica nazionale e internazionale ruota attorno alle discipline del Dressage e degli Attacchi, mentre si sta avviando a livello sperimentale anche il settore del Salto Ostacoli. Proseguendo nella tradizione già consolidata degli importanti risultati ottenuti dai cavalieri disabili a livello internazionale, il Dipartimento si occupa di organizzare l’attività nazionale e internazionale, di promuovere stage di perfezionamento, di strutturare e attualizzare la formazione dei tecnici di Equitazione Paralimpica, dei classificatori per l’equitazione e di cooperare con tutte le strutture che intendono organizzare manifestazioni sportive per cavalieri disabili. Un motivo di orgoglio per la Federazione italiana sport equestri, da sempre estremamente sensibile alle problematiche di quanti intendono valorizzare attraverso l’equitazione le proprie capacità, indipendentemente dalle condizioni fisiche di disabilità.
L’equitazione di campagna è una disciplina che favorisce l’avvicinamento al cavallo, alle sue caratteristiche ed esigenze di fedele, preziosissimo animale domestico, e di conseguenza alla natura, al contesto nel quale prende corpo in forma ideale il rapporto tra l’uomo e il bellissimo quadrupede. Nell’ambito di questa attività, i tanti appassionati che si dedicano all’equitazione senza fini agonistici hanno la possibilità di praticare il turismo equestre, l’espressione forse più compiuta di una disciplina che da un lato aiuta il cavaliere ad approfondire al meglio la conoscenza del suo amico a quattro zampe, dall’altro lo addestra ad affrontare tutte le difficoltà che normalmente si incontrano cavalcando in campagna. Rientrano in questa disciplina le passeggiate, i trekking, i viaggi a cavallo e l’orienteering, una di prova di orientamento che si effettua appunto a cavallo. In generale, le passeggiate in sella forniscono l’opportunità di entrare in contatto diretto con il paesaggio e, al tempo stesso, di creare una sinergia particolare con il cavallo, che – come sua tradizione da sempre – si trasforma così in un formidabile compagno di viaggio e di svago.
Il Dressage – dal francese “preparazione” – è una disciplina equestre che ha lo scopo di mettere in evidenza le andature naturali e l’attitudine del cavallo, chiamato a esprimersi con eleganza e in perfetta sintonia con il proprio cavaliere, come in una vera e propria prova di addestramento. Le gare si svolgono all’interno di un rettangolo (20 metri per 60 o 20 per 40) delimitato ai lati da una bassa recinzione sul cui perimetro sono posizionate delle lettere che servono quale punto di riferimento. Il binomio deve eseguire una “ripresa”, vale a dire una sequenza di movimenti prestabiliti, determinati dalla FISE. Ogni “figura” che il binomio esegue viene valutata da più giudici, con un punteggio espresso in percentuale del massimo ottenibile. Il livello di difficoltà varia a seconda della complessità delle figure richieste. Le gare di Dressage più importanti sono il “Grand Prix Special”, una ripresa con movimenti obbligatori, e il “Free Style”, nel quale è il concorrente a scegliere l’ordine dei movimenti che verranno eseguiti con un accompagnamento musicale: il ritmo della musica deve seguire quanto più possibile quello del cavallo, nelle diverse andature (passo, trotto e galoppo).
Gli Attacchi hanno radici antichissime (esistono resti di carri da traino risalenti al 3500 avanti Cristo): dal XVIII sono stati codificati come una vera e propria disciplina sportiva. In questa specialità non si monta a cavallo, ma si guida una carrozza appunto “attaccata” a un cavallo – in gergo singolo – oppure a una pariglia o ancora a un tiro a quattro. Due i tipi di gara previsti: una di completo e una di combinata. Il completo prevede tre prove: dressage, maratona e coni. La prima, quella di dressage, si svolge all’interno di un rettangolo e ha la finalità di evidenziare il livello di addestramento dell’attacco. La seconda, la maratona, è invece una sorta di rally di campagna, che prevede un tempo limite all’interno del quale si devono aggirare ostacoli posizionati lungo un percorso (al massimo di 20 chilometri), che presenta difficoltà di tipo naturale (ad esempio, un laghetto) e artificiale. L’ultima prova, quella dei coni, è invece uno slalom a tempo, da effettuare tra venti ostacoli costituiti da coppie di tronchi di cono sormontati da una pallina che non deve cadere al passaggio degli attacchi. Nelle gare di combinata le prove sono invece due (dressage e coni): in entrambe la classifica finale scaturisce dalla somma dei punti negativi acquisiti nelle varie prove.
L’area Eventi Storici e di Tradizione della FISE è nata, all’interno del dipartimento Equitazione di campagna, a novembre del 2009. Le sue principali finalità sono la programmazione, lo sviluppo, la regolamentazione tecnica delle manifestazioni legate appunto alla cultura storica e di tradizione più profonda del Paese; nell’intento di valorizzare e di sviluppare i progetti relativi all’attività non agonistica dell’equitazione. L’area Eventi Storici e di Tradizione, che comprende un settore tecnico, uno promozionale e uno veterinario (con il fine precipuo della tutela del benessere del cavallo), si occupa anche di selezionare le richieste di patrocinio da parte di organizzazioni esterne: l’autorizzazione all’uso del brand della FISE viene rilasciata solo a fronte della garanzia del giusto grado di sicurezza per i cavalli, le persone e l’ospitalità delle strutture. Le attività pianificate dall’area sono state orientate alla formazione dei tecnici FISE abilitati alla certificazione dei terreni (l’elenco è stato concertato con l’Unire) e al riconoscimento dei cavalieri, al fine di vigilare sulla correttezza dello svolgimento di tutte le manifestazioni. Nel vasto calendariodegli eventi che si svolgono sotto l’egida della FISE rientrano così i principali palii della tradizione italiana, le giostre, le quintane.

23/09/2009

FORMAZIONE: SEMINARIO DI RICLASSIFICAZIONE ISTRUTTORI

Il Dipartimento Formazione comunica che lunedì 28 e martedi 29 settembre, presso il Palazzo delle Federazioni di Viale Tiziano 74 a Roma – 1° piano...

23/09/2009

RIABILITAZIONE EQUESTRE: ESAMI CORSO DI RIABILITAZIONE EQUESTRE

Il Dipartimento Riabilitazione Equestre informa tutti gli interessati che, onde favorire il completamento del tirocinio, l’esame per il rilascio de...

23/09/2009

ENDURANCE - COPPA DELLE REGIONI

Importante presenza della squadra sarda alla Coppa delle Regioni di Endurance il 3 ottobre ai Pratoni del Vivaro. Il C.R. FISE Sardegna ha deciso d...

22/09/2009

SALTO A CAGLIARI, IL G.P. VINTO DA UN CAVALIERE BELGA

Successo del belga Ignace Philips-de Vuyst con Taranto van’t Hertsveld nel Gran Premio Città di Cagliari, ultima categoria dello CSI due stelle che...

22/09/2009

CONCORSO DI COMPLETO A CAGLIARI

Domenica 4 ottobre p.v. si terrà a Cagliari, presso l’Ippodromo del Poetto, un Concorso di Completo di Equitazione organizzato dalla Scuola Cagliar...

16/09/2009

SCUOLA DELLO SPORT

Dal 18 settembre, a Cagliari presso la Fiera Internazionale della Sardegna nell'ambito della manifestazione "Equimediterranea" cliccare sull'immagi...

11/09/2009

TORNEO SOCIALE PONY SARDEGNA

Il Comitato Regione Sardegna, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Horse Ball, ha il piacere di comunicarVi il TORNEO SOCIALE PONY SARDEG...

09/09/2009

APPROVAZIONE DEL MODELLO PER LA COMUNICAZIONE DEI DATI RILEVANTI AI FINI FISCALI DA PARTE DEGLI ENTI ASSOCIATIVI

E’ stato pubblicato il 5 settembre c.a. sul sito dell’Agenzia delle Entrate il “modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali da ...

08/09/2009

ORO E ARGENTO ALLE PONYADI PER L’ENDURANCE DEI PICCOLI PONISTI SARDI!!!

Negli ultimi anni l’Endurance Pony in Sardegna sta prendendo piede sempre di più, dimostrandosi una disciplina molto amata in particolare dai bambi...

07/09/2009

AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE ARBITRI DI CORSIA (PONY GAMES)

SI COMUNICA CHE IL GIORNO 26/09/09 ALLE ORE 15,30 PRESSO IL CENTRO IPPICO GRAN PILU’(USINI), SI TERRA’ UN CORSO DI AGGIORNAMENTO E INIZIO FORMAZION...

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